Ciao lettori,
eccoci a un nuovo appuntamento con la rubrica in collaborazione con Baba. Se vi siete persi il primo post, qui avete la possibilità di leggere di cosa si tratta, e magari prendere qualche spunto di lettura.
Siete curiosi di sapere cosa abbiamo combinato io e Baba?
Cara Baba, come stai?
Allora, questa cucina è terminata? Dai che sono curiosa di vederla e,ovviamente, dovrai organizzare una cena… sai com’è, devo verificare che sia tutto a posto 🙂 Con la scusa spulcio ancora una volta quella bellissima casetta che sta prendendo forma. Be’, casetta… oserei dire una casa dei sogni. L’hai tanto sognata ed è arrivata a te sottoforma di un dono specialissimo. Tu sai a cosa mi riferisco e devi tenertela stretta e averne cura a ogni costo. Io invece ho una novità da dirti. No, purtroppo nessuna nuova casa. Dovrò ancora accontentarmi del mio piccolo nido, ma mai dire mai. Il giorno del mio compleanno, più precisamente durante la cena, è successo qualcosa di inaspettato, qualcosa che mi ha fatto piangere come una marmocchia in mezzo al ristorante. Sì, con tutte le persone accanto che mi guardavano e non capivano. Te la faccio breve: Luca mi ha chiesto di sposarlo. Sì, nel mondo c’è ancora spazio per i miracoli XD
Scherzi a parte, ti racconterò tutto non appena ci vedremo. E per rimanere in tema di cena, ti parlerò dell’ultimo libro che ho terminato.
La cena di Herman Koch, edito da Neri Pozza, è un’avvincente e agghiacciante thriller psicologico con una trama super originale. La storia racconta di due fratelli che, con le loro rispettive mogli, si incontrano per cenare insieme al ristorante. Serge è candidato primo ministro alle prossime elezioni, mentre di Paul sappiamo poco e niente. L’attenzione si concentra sull’argomento della serata e sul motivo di quell’incontro: discutere sul futuro dei loro figli minorenni. Il perchè? Hanno ucciso una senzatetto che cercava riparo all’interno di un’area bancomat.
Il fatto è che ognuno, per diversi motivi, tende a far finta che non sia successo niente e godersi solo quella serata. Una serata come se quelle telecamere di sicurezza non avessero mai ripreso i loro figli. Devo dire che il romanzo l’ho divorato in pochissimi giorni. Ho apprezzato la novità della trama e le provocazioni dell’autore, ma il ritmo ha subito spesso dei rallentamenti per colpa dei flashback che, per mio modesto parere, erano spesso superflui e fini a se stessi. La vera dote dell’autore sta nel mantenere viva l’attenzione del lettore svolgendo l’interno romanzo attorno a un solo scenario: un tavolo.
Sicuramente promosso con un bel 7, anche se rimane sempre un po’ sottotono rispetto a Villetta con piscina (altro romanzo dell’autore che ho letto).
Che dire? Se la storia ti ha incuriosito, posso sempre prestartelo… e sai perchè? Tra pochissimo esce il film al cinema! Quindi, in virtù della lettrice che sei, sei costretta a leggerlo.
Ora sono troppo curiosa di leggere la tua lettera, clicco qui?
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