Buongiorno lettori e benvenuti al primo appuntamento dello speciale MangiaCiòCheLeggi in collaborazione con il blog Le ricette di Valentina.
Dopo una lunga chiacchierata e dopo diversi confronti, abbiamo pensato di unire le nostre due più grandi passioni: libri e cucina.
Nasce così una rubrica molto particolare che vuole raccontarvi, una volta al mese, le sensazioni di lettura di un determinato libro e le sensazioni culinarie che quel libro ha suscitato. Spero che il risultato vi piacerà!
La proposta di lettura di oggi è La ragazza delle fragole di Lisa Strømme e per l’occasione Valentina ci propone una ricetta sfiziosa, ispirata proprio ai luoghi in cui il romanzo è ambientato, a base di merluzzo in crosta di mais con patate e salsa di mele alla birra.
Dopo aver letto La ragazza delle fragole, non vedo l’ora di replicare la ricetta di Valentina per rivivere l’atmosfera di questo libro meraviglioso. Se anche voi siete curiosi, cliccate qui.
1893, villaggio di Åsgårdstrand.
Fin da subito il lettore viene catapultato nel mondo della giovane Johanne, che trascorre le vacanze estive raccogliendo fragole da vendere ai turisti. Infatti il singolare villaggio che si affaccia sul Mare del Nord, è meta di tanti pittori alla ricerca della pace e della famosa ispirazione. In questo luogo si rifugia il pittore Edvard Munch, lontano dalla comunità che lo guarda quasi con disprezzo, in disaccordo con il suo modo di dipingere.
E anche la madre di Johanne è dello stesso pensiero, tanto da invitarla a non avvicinarsi alla sua casa, ma l’amore per la pittura e il fascino di Munch, la spingono a violare quell’ordine. Il pittore sembra essere l’unico ad accorgersi del talento di Johanne e del suo entusiasmo a dipingere, tanto da incitarla a coltivare questa passione e andarlo a trovare ogni volta che ne sente il bisogno. La spensieratezza di Johanne si interrompe nel momento in cui è costretta a lavorare presso una delle famiglie più in vista della zona, e intrattenere una delle figlie, in particolare Tullik, di qualche anno più grande di lei.
Così diventerà presto amica e confidente della giovane Tullik, ma anche testimone dell’improvvisa, scottante, devastante storia d’amore tra lei e il pittore Munch.
Mi sono avvicinata a questo romanzo in punta di piedi, un po’ timorosa per la mia mancanza di affinità con il genere storico e con storia dell’arte. La mia conoscenza del pittore Munch si limita a quelle lezioni prese al liceo, e non ero per niente documentata. Sicuramente siamo di fronte a un bel romanzo, scorrevole, profondo, intenso ma non posso metterlo a confronto con altri romanzi simili come quelli della Chevelier. Con questo non intendo dire che il romanzo non meriti o che possa deludere le aspettative, anzi, semplicemente è un appunto che ci tengo a fare sula base della mia esperienza da lettore.
La ragazza delle fragole è un romanzo che parla d’amore, ma lo fa incontrandosi con l’arte. L’amore viene raccontato non solo attraverso l’utilizzo corretto delle parole, cosa che l’autrice dimostra di aver dimestichezza, ma anche attraverso i colori, le immagini e le forme. La caratterizzazione dei personaggi è abbastanza forte e ben costruita, soprattutto attorno alla figura di Munch. La sua descrizione è fedele ” all’originale”, descrivendolo come un uomo scostante, tormentato, con un vita singolare e un passato difficile.
Tullik, figlia di una buona famiglia, bella e piena di energia, rappresenta una ventata di aria fresca nella vita di Munch, tanto da dipingerla nelle sue tele e viverla a 360 gradi. Dentro e fuori dal letto.
Tre vite che si intrecciano in una sola estate, tre vite che il destino muove con i suoi fili per rivoluzionarle e sconvolgerle.
La ragazza delle fragole è un romanzo liberamente ispirato a un fatto poco conosciuto che ruota attorno alla vita del pittore Edvard Munch. L’autrice prende spunto da questo fatto per raccontare la “sua” versione della storia, creando un ottimo esordio che ricostruisce fedelmente il clima storico di quel periodo.
Vi aspettiamo il prossimo mese con un nuovo speciale di #MangiaCiòCheLeggi.
Sono di parte dicendo che mi piace questo post?