Finalmente riesco a parlarvi di un thriller che ho terminato di leggere qualche settimana fa, pubblicato dalla casa editrice Piemme e scritto dall’autrice Felicia Yap. Un thriller che ha riscosso parecchio successo e il suo passaparola ha catturato nella rete una bella fetta di lettori, tra cui la sottoscritta. Un giorno solo è un romanzo che consiglio a tutti, a prescindere dal genere, perchè tocca talmente tanti argomenti che diventa impossibile non lasciarsi coinvolgere e divorarlo in un paio di giorni.
La popolazione, quella descritta nel libro di Felicia Yap, si divide in due fazioni: i Mono e i Duo. Ma chi sono? I mono sono in grado di ricordare, dopo aver compiuto 18 anni, cosa è accaduto fino al giorno prima, e i Duo, considerati più “intelligenti”, perchè sono in grado di ricordare fino a due giorni prima. La loro vita è condizionata dall’utilizzo costante di un Idiary, un diario personale elettronico che garantisce un deposito di ricordi, così da poter consultare all’occorrenza. Il loro diario è come la coperta di Linus, un accessorio a cui non possono rinunciare, perchè ogni viso, ogni oggetto, ogni aspetto della vita è legato a quel dispositivo elettronico. Per un lettore può non avere molta differenza essere un Mono o un Duo, ma vi assicuro che, per il mondo del romanzo, c’è ed è piuttosto evidente e sottolineata continuamente. Anche i matrimoni misti sono visti poco bene, eppure i nostri protagonisti hanno giurato amore eterno. Mark è un Duo, uno scrittore di fama mondiale sposato con Claire, una Mono. Tutto sembra scorrere liscio, o almeno così sembra, finchè il ritrovamento di un cadavere mette il loro rapporto a dura prova. Chi sta dicendo la verità? Perchè gli indizi puntano il dito contro Mark?
Siamo di fronte a un romanzo che mischia più generi, passiamo dal distopico al thriller psicologico, e questo è uno degli aspetti che mi ha maggiormente colpito. L’autrice si mette alla prova e il risultato è sorprendente, regalandoci una storia ricca di suspance, colpi di scena, ribaltamenti di ruoli, segreti, bugie e mezze verità. Il punto di forza del romanzo è la capacità descrittiva non solo del background ma anche dei personaggi, caratterizzarli al meglio, scavare nella loro mente e renderli credibili agli occhi del lettore. Più punti di vista racchiusi in un solo libro, più storie da raccontare, più visioni a 360 gradi dello stesso mondo ma visto e descritto da occhi diversi. Sembra di essere in una partita di Cluedo, dove ti muovi tra i vari ambienti e scruti le persone alla ricerca del vero assassino, indaghi insieme alla polizia, consulti i diari elettronici per capire chi sta dicendo la verità e chi sta mentendo. Certo, per chi ama il thriller diventa più semplice indovinare la risposta, ma trovo che sia sempre un bel modo per mettersi alla prova e allenarsi. Lo consiglio? Certo che sì, è un libro che ti inchioda al divano fino alla parola fine.
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