Oggi vorrei parlarvi di un libro non molto conosciuto e poco pubblicizzato tra i social, ma non per questo non merita una possibilità di lettura.
Sto parlando del romanzo Sembrava una felicità di Jenny Offill, edito dalla casa editrice NNeditore.
Sembrava una felicità è un libro che mi ha catturato fin dalla copertina perchè ha un fascino vintage e l’edizione è anche ben curata ed elegante. Ha saputo tenermi compagnia solo per un giorno intero perchè l’ho letteralmente divorato, complice anche la sua brevità.
Il romanzo, infatti, conta circa 150 pagine e presenta numerosi spazi bianchi, questa caratterista è davvero curiosa e particolare perchè, per mio modesto parere, regala al libro un fascino in più che abbandona un po’ il libro “tradizionale”.
Non è una storia di facile lettura e, probabilmente, richiederà più letture per capire il messaggio di fondo e decifrare le perle disseminate tra le pagine.
Sembrava una felicità racconta la storia di una donna, non si sa il nome, e del suo percorso di vita. Racconta dei suoi sogni di ragazza e del desiderio di diventare un mostro di scrittura, ma soprattutto della sua sicurezza di non volersi mai sposare e mettere su famiglia.
Poi scrive un libro, e succede che si sposa e diventa anche madre. Difficile conciliare l’insegnamento con una famiglia e la realizzazione di una carriera lavorativa.
Possiamo dire che la Offill non scrive e racconta nulla di nuovo, alla fine questo genere di trama è stata già affrontata ripetute volte, ma c’è qualcosa che la rende unica e speciale.
Il lettore si trova ad abbandonare lo schema dei libri “standard” e avvicinarsi a uno totalmente nuovo, qui si salta scena all’improvviso e bisogna fare attenzione a capire i collegamenti e trovare un senso ai capitoli.
Jenny Offill scrive un romanzo che assomiglia molto a un diario della protagonista, fatto di brevi paragrafi e di punti vuoti.
Un esplosione di frammenti disposti con ordine e, anche, senza ordine, passaggi emotivi, piccoli drammi di una vita domestica e professionale. Il romanzo mostra tratti davvero brillanti e persino divertenti, è fluido, scorrevole e cattura il lettore in questo percorso di una coppia che cerca di trovare il suo equilibrio.
Il lettore entra nella testa della protagonista, attraverso dei ragionamenti ironici e a volte al limite dell’emotività più nera, non ci sono colpi di scena ma troverete i pensieri di una moglie e di una madre che voleva fare tutto, tranne sposarsi e ritrovarsi una figlia da crescere.
Diversi quotidiani statunitensi, come il New York Times Book Review, hanno nominato Sembrava una felicità come uno tra i migliori libri dell’anno scorso, infatti, i diritti sono stati acquistati in seguito a un’asta con oltre sette editori.
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