Matteo Bussola non è un nome nuovo per chi naviga su facebook. Sono certa che vi sarà capitato di imbattervi in uno dei suoi link condivisi e che, magari, avete anche piacizzato. Ed è così che ho imparato a conoscere e ad apprezzare Matteo Bussola, grazie all’esposizione di brevi stralci del suo mondo lavorativo e famigliare.
Ma partiamo dall’inizio: chi è Matteo Bussola?
Di professione è un disegnatore, di “ruolo” è un marito e un padre di tre bambine. Sì, ben tre femmine.
Notti in bianco, baci a colazione è il suo romanzo d’esordio, una raccolta ordinata dei post che ha condiviso nel tempo sulla sua pagina Facebook. Questo libro non è esattamente un romanzo, non ci sono assassini da scovare, mondi da esplorare, battaglie da vincere e amori da far sbocciare, ma c’è molto di più. Ci troviamo di fronte a un’opera che non è di fantasia, se non quella magica e speciale che accomuna un po’ tutti i bambini, ma è come entrare a far parte di una famiglia che non è la tua, di una famiglia “normale” che si racconta nella sua quotidianità. E sopratutto che racconta il punto di vista della figura maschile, spesso messa da parte e al buio dalla madre, e di come può essere divertente ribaltare i ruoli. Si alternano, come succede con le stagioni, aneddoti e riflessioni dell’essere padre e marito, dell’essere una famiglia, di essere un lavoratore con turni particolari, delle paure, delle incertezze, delle domande scomode e dei sorrisi che spuntano quando meno te l’aspetti. E perchè no, anche di piccole “incompresioni” tra uomo e donna, come sbagliare continuamente la marca di birra 🙂
Non lo etichettiamo come un “libro sulla paternità”, perchè l’autore utilizza la sua esperienza di padre come base per strutturare un diario che diventa un raccoglitore di scene famigliari, sociali e lavorative.
In queste pagine si percepisce l’amore smisurato che Bussola ha nei confronti della sua famiglia, di come riesce a far conciliare tutto, di come essere felici nella trafficata e caotica routine quotidiana.
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