Novembre è finalmente arrivato, mancano sempre meno giorni a Natale ed è tempo di aggiornare il blog con le mie letture del mese di Ottobre. Oggi è il turno di una novità in casa Piemme e sto parlando del romanzo L’incredibile viaggio di un piccolo robot dal cuore grande. Forse il titolo scelto non spicca per originalità, almeno secondo il mio punto di vista, ma la copertina è perfetta e rispecchia l’idea che mi sono fatta di questa storia.
Non è certo quello che Ben si aspetta, quando scorge la figura di un piccolo robot nel suo giardino. Sembra diverso da tutti gli altri robot in circolazione, non è uno di quelli che sogna di poter comprare sua moglie e neanche si avvicina. Perchè? Bè, perchè questo è basso, tarchiato, sproporzionato e malconcio.
C’è però qualcosa di inspiegabile che spinge Ben a cercare un contatto con il piccolo robot, che presto diventerà parte integrante della sua vita. Ben non solo deve fare i conti con un robot, di nome Tang, che parla poco, commette errori ed è capriccioso come un bambino, ma anche con la moglie Amy che sembra sempre più distante, distaccata e alla ricerca di stimoli per rinnovare la propria vita di coppia. Amy è desiderosa di un cambiamento, è una donna fondamentalmente insoddisfatta della sua relazione, non riconosce più suo marito e vorebbe che si realizzasse non solo lavorativamente parlando ma, soprattutto, che maturasse un po’ di più.
La situazione precipita rapidamente con l’arrivo di Tang e non dal punto di vista negativo, ma come punto di partenza per entrambi.
Ben è deciso ad aiutare Tang a tornare a casa e Amy non è più disposta ad acconsentire e ad aspettare i tempi e i desideri a senso unico del marito.
Il romanzo parte da questo momento e racconta di un viaggio straordinario che dovranno intraprendere Ben e Tang intorno al mondo. Tanti luoghi da visitare, tante persone da incontrare, tante avventure e disavventure per arrivare alla tanto attesa soluzione del mistero che avvolge Tang, ma anche per acquistare una nuova consapevolezza.
Siamo di fronte a un romanzo che contiene tutti gli ingredienti necessari per arrivare a far vibrare il cuore del lettore. Non manca niente. C’è una punta di malinconia, una spolverata di ironia, una parte di romanticismo e una buona dose di ottimismo. Il piccolo robot diventa il mezzo per sconvolgere le vite dei protagonisti, per regalargli una lezione di vita e per rimetterli sulla giusta strada. Non è Tang che deve essere salvato, ma sono Ben e Amy che devono essere salvati… e lo capiranno solo durante questo viaggio.
Non cambierei niente di questa storia, anche le scelte più difficili e meno prevedibili sono le più giuste. Perchè la vita non è perfetta e neanche i nostri personaggi lo sono. Hanno bisogno di sbagliare, di litigare, di piangere, di confrontarsi, di ritrovarsi e di ricominciare.
Lo consiglio? Certo che sì, ma leggetelo quando siete da soli o rischiate di scoppiare a ridere di fronte ai battibecchi tra Ben e Tang.
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