La madre che mi manca è uno dei tanti romanzi scritti e pubblicati della scrittrice americana Joyce Carol Oates. Autrice che ho “scoperto” da poco e anche per caso, ma che ha saputo conquistarsi la mia fiducia fin dalle prime pagine, tanto da spingermi nel recuperare quasi tutti i suoi libri. E l’usato in questo caso è stato la mia salvezza. Mi sono ripromessa di leggerli entro la fine dell’anno, cosa che spero di riuscire a fare, perchè percepisco una particolare e inspiegabile vibrazione che spesso mi manca con altri scrittori. Insomma, mi affido al mio istinto.
La madre che mi manca è la storia di una perdita e di una rinascita, una storia introspettiva, delicata, struggente che racconta del vuoto che rimane quando una persona se ne va via per sempre.
Nikki si sente smarrita dopo la tragica scomparsa della madre, le viene a mancare la terra sotto ai piedi, e l’unica cosa che può fare è quella di rivedere le sue priorità. Questo viaggio interiore Nikki non lo affronterà da sola, ma saranno al suo fianco molti altri personaggi, tra cui la sorella maggiore Clare e un poliziotto che sta indagando sul caso.
Lo stile di questa autrice è affilato, duro, e ti punge la pelle, ti trasmette la più impercettibile emozione e lo fa con una semplicità disarmante.
Non è un romanzo ricco di dialoghi (non spaventatevi perchè ce ne sono a sufficienza), ma è saturo di descrizioni di luoghi, di cose, di persone e di sentimenti. Eppure, nonostante le poche conversazioni, non l’ho trovato prolisso e, anzi, ho avuto il timore di finirlo. Sono stata catapultata dentro la vita di Nikki, forse fin troppo, e ho condiviso con lei il lutto e sono annegata in questo mare di ricordi che non ha quasi mai lasciato respiro. Desideravo qualche boccata d’aria in più.
Non è facile leggere questo romanzo perchè in qualche modo lacera anche te. Prende il tuo cuore e te lo restituisce a brandelli e tu non sai come mettere indietro l’orologio per riportarlo a com’era prima.
Dopo la parola fine ti ritrovi sola, al buio, e inizi a pensare. Rifletti sulla tua condizione, sulla vita che va avanti anche se tu non sei pronta. Su quella vita, a volte ingiusta, che non fa sconti.
La madre che mi manca non è un romanzo per tutti, è drammatico, intelligente, profondo e sensibile. Si respira il delicato profumo del rapporto tra una madre e una figlia, ma senza far impietosire troppo e si scava negli anfratti più nascosti per portare alla luce tanti piccoli episodi dimenticati.
Una storia dolce e a tratti amara, dove il dolore di Nikki diventa un po’ anche il tuo, dove il viaggio a ritroso nel tempo coinvolge anche te. Quel viaggio per conoscere la madre che mi manca.
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