Buon venerdì a tutti!
Non c’è niente di più vero: a volte sono i libri a scegliere noi e non il contrario.
Così è stato con Jules. Non ero al corrente dell’esistenza di questo romanzo, non mi ero imbattuta in qualche pubblicità che lo segnalava e, soprattutto, non lo aspettavo.
Un arrivo a sorpresa, il corriere che suona quando stai per portare fuori il cane e un pacco in attesa di essere scartato. Per i primi cinque minuti sono rimasta a fissare, con gli occhi a cuoricino e un sorriso da ebete stampato in faccia, questa meravigliosa copertina. Come si fa a resistere senza sciogliersi davanti a un labrador in versione “Don Giovanni” che trattiene tra i suoi denti una rosa rossa? Sguardo languido, pelo morbido e lucente, e un tartufo nero da riempire di baci. Davvero, è stato amore a prima vista!
Jules non è un romanzo qualsiasi, non è una di quelle letture da “ombrellone” che si dimenticano facilmente, magari il giorno dopo. Questa storia, soprattutto se amate gli animali, si fa strada dentro di te, ed esplode con tutto il suo entusiasmo e positività nella testa, nel cuore e nello stomaco.
Il romanzo si articola a pov alterni, raccontando il punto di vista dei due personaggi principali: Alice e Zibal. In realtà possiamo inserire anche un terzo pov, che, anche se non ci sono interi capitoli raccontati da lui, resta il protagonista indiscusso dell’intero romanzo: Jules, il cane.
Prendiamo una ragazza cieca da diversi anni, un uomo che vende macarons in un piccolo chiosco e un labrador, cane guida per non vedenti. Aggiungiamo come sfondo un aeroporto, luogo galeotto del loro incontro… ed ecco che vi ritroverete immersi in una storia che ha un qualcosa di incredibile e di speciale.
Alice è una giovane donna che ha perso la vista in seguito a un terribile evento, sono trascorsi anni ma quel ricordo è rimasto indelebile. Una cicatrice che non guarisce mai, che è sempre lì per ricordare cosa è successo. Anche se non può più vedere il mondo che la circonda, c’è qualcuno che può farlo con/per lei… ed è Jules!
Lui è un concentrato di dolcezza e morbidezza, una valanga di entusiasmo e di felicità, un cane addestrato per esaudire tutte le sue necessità e per colmare i bisogni e le paure di Alice. In sette anni di vita insieme è stato tutto per lei: il suo cane, il suo punto di riferimento, il suo migliore amico a quattro zampe e una spalla, forse un po’ pelosa, su cui poter piangere e contare.
E infine, ma non per ordine di importanza, c’è Zibal. Lui è un uomo più maturo rispetto ad Alice, un fisico ed ingegnere biochimico che ha tra le mani un’invenzione che potrebbe cambiargli la vita… ma, in seguito a una serie di sfortune, ora si ritrova a vendere macarons all’aeroporto di Parigi-Orly.
Alice e Zibal sono due personaggi molto diversi, due persone che non hanno niente in comune: tranne un ingombrante figura che scodinzola e con la lingua a penzoloni. Jules sarà per loro come Cupido, con l’unica eccezione che non scaglierà alcuna freccia ma piuttosto divorerà qualche macarons al limone. Non preoccupatevi se non è in grado di parlare la nostra lingua, Jules comunica con le altre parti del corpo. I suoi occhi non mentiranno mai.
Jules è un romanzo che si divora, le pagine scivolano via lasciandoti in balia di emozioni contrastanti e personaggi indimenticabili. Ogni scena, ogni parola, sembra cucita su misura per il cuore di un lettore. Sono rimasta affascinata, stregata, ingannata e colpita da una storia che ti regala tutto, perchè nelle sue pagine si nasconde un messaggio importante, racchiuso tra parole dette e non dette. Un libro che consiglio e che non scorderò facilmente, visto che Jules si è preso un angolino del mio cuore.
Tutti stupendi! Un’idea originale che ricorderà per sempre la stupenda attesa!