Il mistero della pittrice ribelle, romanzo d’esordio di Chiara Montani, è una delle novità del 2021 in casa Garzanti che trascina il lettore tra le vie di una Firenze rinascimentale.
Siamo nel vivo di un momento storico ricco di arte, colori e opere intramontabili. Una città che affascina e ammalia, ma che porta con sé incertezze politiche e religiose. Basterà aprire la porta di una bottega per incontrare Lavinia, protagonista indiscussa di questo romanzo, cresciuta tra polveri, tele, colori e un grande segreto. Si tratta di un segreto che deve custodire e tenere stretto dentro il cuore, perché è nata donna e non può permettersi di farlo scorrere. Però, a volte, lontana da tutto e anche da suo zio, il suo segreto sarà libero di raggiungere le sue dita e dare vita a quello che più ama: dipingere.
Sarà proprio Lavinia a raccontare questa storia in prima persona, partendo dall’incontro fortunato con Piero Della Francesca, a un’accusa di omicidio e una serie di segreti e misteri che daranno una scossa alla stessa Firenze.
Si tratta di un romanzo storico da leggere tutto d’un fiato, ben costruito e condito con un pizzico di giallo e mistero. Ho apprezzato la scelta dell’autrice di dare profondità al personaggio di Lavinia, una giovane donna piena di coraggio, fantasia e astuzia, in un mondo che, invece, vuole mettere le catene. Le pagine scivolano via come pennellate su una tela bianca, riempiendosi di intrecci, forme e colori che lasceranno il lettore senza fiato.
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