Oggi voglio parlarvi di una duologia contemporany romance che ha fatto letteralmente impazzire le lettrici americane. Consolation, primo volume della serie, che mantiene anche il titolo originale, è stato pubblicato in Italia dalla Leggereditore. Dato che ha riscosso un buon consenso, la casa editrice non ha fatto attendere così tanto la pubblicazione del seguito. Devo essere sincera, io non amo molto le serie e per questo aspetto sempre di avere tutti i volumi prima di iniziare la lettura. Proprio non ce la faccio, ho bisogno di sapere subito come andrà a finire senza attendere mesi… se non anni.
N.B. Se non avete ancora letto Consolation, ci tengo a precisare che probabilmente questo post conterrà eventuali spoiler. Cosa inevitabile visto che raggrupperò il mio pensiero su entrambi i volumi.
Natalie è una giovane donna che vive spensierata i suoi ultimi mesi di gravidanza, non immagina che una terribile notizia possa cancellare la sua felicità all’improvviso. Due semplici colpi alla porta e un ufficiale annuncia quelle parole che ogni moglie di un marine non vorrebbe mai sentirsi dire: Aaron non tornerà mai più a casa.
Natalie è devastata, incredula, non accetta la realtà dei fatti e non accetta l’idea di crescere da sola la piccola Aarabelle. Non può farcela, ma deve trovare la forza per quella figlia che assomiglia tanto ad Aaron. Così passano i giorni, passano le settimane, alterando momenti positivi a momenti dove vorresti mandare il mondo a pezzi. Crede di essere sola, ma in realtà Liam è sempre accanto a lei. Liam è il migliore amico di Aaron e suo compagno di “avventure”, e aveva fatto un giuramento ad Aaron che, in caso di morte, si sarebbe preso cura di Natalie e di sua figlia. Per Natalie non è facile avere la presenza costante di Liam nella sua vita, soprattutto perchè sente ancora più vivo quel filo sottile che la lega al suo defunto marito. Cerca di allontanarlo, di tenerlo a debita distanza, ma con Liam, anche se prova a negarlo, sta ritrovando quel sorriso che aveva perso. Lui è una ventata d’aria fresca quando il peso del mondo la schiaccia, è un gesto carino quando si sente troppo sola in quella casa, è una fortezza quando ha bisogno di sentirsi al sicuro. Il desiderio tra i due diventa presto tangibile, entrambi lottano tra il lasciarsi andare e il creare un muro per non fare la cosa sbagliata e proteggersi. Ma in questa storia non c’è niente di giusto o sbagliato, ogni azione comporta una svolta e i nostri protagonisti non sono in cerca di un giudizio ma di una risposta.
Consolation mi ha ricordato molto la storia del celebre romanzo e film Pearl Harbor. Avevo intuito dove l’autrice volesse andare a parare, ma nonostante tutto mi ha emotivamente coinvolta. Mi sono sentita catapultata in queste pagine fin dalla prima riga, non c’è stato un solo momento dove non cercassi di spronare Natalie ad aprire gli occhi e a vedere Liam. Quel Liam così sfacciato, strafottente, presuontuoso che matura strada facendo e si innamora perdutamente di lei. E anche lei di lui.
Il primo volume della serie si interrompe proprio qui. Lasciando una coppia appena nata e felice.
L’autrice ci mette in difficoltà con il secondo volume. Convinction, come potete già intuire dal titolo, non sarà un libro facile da digerire. Se nel primo abbiamo una Natalie che finalmente ha ritrovato il sorriso, in Conviction quel sorriso le verrà nuovamente strappato. Il ritorno inaspettato di Aaron, creduto morto, cambia immediatamente la situazione e porta con sè un clima di tensione e di rimorsi.
Credo che sia normale essere combattuti quando l’uomo a cui hai giurato “finchè morte non ci separi” torna da te, e tiene in braccio quella figlia che non ha avuto il piacere di veder nascere ma che ama con tutto se stesso. Lui è vivo, è nel vostro nido d’amore, ed è pronto a recuperare tutto il tempo perso, ma forse anche le cose belle hanno un prezzo da pagare. Natalie deve scegliere e deve farlo in fretta. Cuore o ragione? Verità o bugia? Rimpianto o non rimpianto?
Se da un lato con Consolation mi ero terribilmente arrabbiata con Natalie, in Conviction ho appoggiato ogni sua scelta. Non sono nessuno per poter giudicare la vita degli altri e non sono nessuno per giudicare le scelte dei personaggi di carta, ma non sono riuscita a digerire determinate situazioni di questi due volumi. Non ho gradito l’immediato avvicinamento di Natalie verso Liam, in fondo si conoscevano da sempre e quindi questo mi ha portato a pensare “Nutrivi questa attrazione anche quando c’era tuo marito?”. Avviene tutto troppo in fretta, non ho avuto modo di comprendere il personaggio di Natalie e non ho avuto il tempo per smaltire questo feeling immediato. Lo so che siamo di fronte a un romanzo, e forse Natalie aveva bisogno di calore per superare la perdita, ma allora non reggono determinate frasi che ha utilizzato l’autrice. Ovviamente questo è un mio pensiero che nulla toglie alla godibilità del romanzo, forse è proprio il personaggio femminile che l’ho considerato “poco maturo” per alcuni atteggiamenti. I segreti che ruotano attorno al personaggio del marito li ho trovati geniali e inseriti al momento giusto, non sono stati messi lì a caso ma per rendere in difficoltà Natalie.
Non vi dirò come andrà a finire questa duologia, ma posso rivelarvi che ho avuto il finale che speravo. Questa duologia si legge rapidamente grazie anche a uno stile fresco, semplice e scorrevole. L’autrice dimostra di avere dimistichezza con la penna e di sapere quello che vuole raccontarci. Certi passaggi sono da leggere con un fazzoletto a portata di mano, un susseguirsi di emozioni contrastanti che ti riempiono e ti svuotano con estrema facilità. Una duologia che consiglio a chi cerca un lettura romantica, leggera e capace di scaldarti il cuore.
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