Ammettiamolo, quante volte ci siamo arrabbiati di fronte a un titolo mal tradotto? Magari un romanzo che attendavamo con tanta impazienza, innamorati della cover e titolo originale, e poi? Pubblicato in Italia con un nuovo titolo che ci porta a esclamare: WTF?

Sfatiamo un mito: non è colpa dei traduttori! Loro hanno pochissimo potere decisionale sulla traduzione del titolo che, quasi sempre, viene poi scelta dall’editore. Può succedere che venga chiesto un suggerimento di traduzione ma poi l’ultima parola aspetta sempre all’editore.
Siamo d’accordo che, per alcuni casi, la traduzione letteraria non è sempre possibile,  e altre volte il titolo in italiano acquista un maggior  significato e impatto sul lettore, ma è sempre così?

Purtroppo noi lettori ci soffermiamo a vedere e valutare il prodotto finale, senza pensare che dietro a uno stravolgimento di titolo c’è un lavoro minuzioso. Il titolo ha lo scopo di incontrare il gusto dei lettori in quel preciso momento e spesso capita di tradurre una sola parola con un titolo lunghissimo ( vedi Splintered sotto), senza che questo sia collegato alla trama, a una scena,  o al significato del libro. E per questo si spiega l’improvvisa comparsa, a periodi alterni, di titoli che seguono la stessa scia : Tutta colpa di , Il segreto di/delI misteri di  e mettiamoci anche i profumi, spezie, e i luoghi come ristorante, locanda, bar, librerie ecc ecc… Seguono le mode, un po’ come per l’abbigliamento, e anche se dietro c’è un mondo a noi sconosciuto è inevitabile notare la pubblicazione di massa di romanzi con titoli molto simili.

haley-tanner-cose-da-salvare-in-caso-di-incendio_290x435 vaclavIl titolo originale usa semplicemente i nomi dei protagonisti, mentre la versione  italiana sceglie un titolo più musicale ma che non ha alcun nesso con la storia. In realtà fa riferimento a una scena talmente breve che non trovo giustificata da utilizzarla come titolo.
oncewewere volevo_solo_averti_accanto Ho preso come esempio uno dei tanti stravolgimenti di titoli che fa anche la casa editrice Garzanti, in questo caso hanno tradotto “Once we were brothers” in Volevo solo averti accanti.
ilragazzocheentro kirstymoseleyQui cosa c’è da dire? Tralasciando la cover che, purtroppo, non incontra il mio gusto perchè la ragazza sembra allegra quanto Mercoledì della famiglia Addams, ma perchè allungare il titolo in questo modo e aggiungere la parte ” e si infilò nel mio letto”? Ma perchè?”
ilmiospendidomiglioreamico splintered In questo caso la cover è stata mantenuta, anche se leggermente ritoccata, ma vogliamo parlare del titolo? Trasformare Splintered, che trovo davvero immediato e musicale, con Il mio splendido migliore amico… Premetto di non aver letto il libro e non so se esiste qualche collegamento, però un titolo così mi fa storcere il naso.

Sicuramente dietro queste scelte editoriali esiste un riscontro poi in termini di vendita, perchè non mi spiegherei una tale strategia di marketing, però trovo che questo può essere anche un “male” perchè il lettore rischia di far confusione e confondere i vari titoli. Dall’altro lato della medaglia c’è la possibilità che un lettore, che aveva precedentemento letto un libro con titolo simile, possa decidere di acquistarlo proprio perchè gli ricorda un titolo che ha precedentemente letto e apprezzato.

Qui sopra ho fatto alcuni dei recenti esempi che mi sono venuti in mente, ma vi assicuro che c’è l’imbarazzo della scelta. Basta prendere qualsiasi libro della vostra libreria e provare a cercare su google, vedrete che almeno l’80% dei titoli saranno tradotti in modo completamente diverso e discutibile. Volete provare a farlo con i vostri libri preferiti?

Lucrezia Scali
Written by Lucrezia Scali

    1 commento

  1. Giulia (aka Tricheco) 26 Ottobre 2015 at 20:17 Rispondi

    Io ne ho appena letto uno in cui il titolo, anche se attinente, è purtroppo molto spoileroso. Toglie un po’ di suspense alla storia 🙁 “Ghost” di Richard Matheson in originale ha un titolo pertinentissimo ma poco adattabile in italiano 🙂

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