Mai titolo, copertina e trama più indicata per questo periodo. Sembrava chiamarmi a gran voce, in mezzo a una carrellata di nuove uscite e libri arretrati in attesa di essere letti. Ed è vera quella cosa che sono i libri a sceglierti, perché con Il matrimonio di mia sorella è stato proprio così.
La cosa più simpatica è che, a differenza del mio lungo ed estenuante anno di preparativi, il romanzo si articola in una sola giornata. Parliamoci chiaro, mi viene risparmiata almeno una buona parte dell’ansia che precede il giorno del fatidico “sì, lo voglio”. Non che di ansia ne sia privo, anzi, ma almeno viene tutto concentrato a poche ore prima del grande passo. L’autrice è riuscita a sviluppare un’intera storia e a intrecciare le vite delle sue protagoniste in maniera egregia, come se fosse qualcosa di scontato quando in realtà non lo è. Non è scontato riuscire a dare voce e spazio a più donne contemporaneamente, riunirle in una stanza e farle parlare senza che una prevalga sull’altra. Le donne di questo romanzo sono sorelle, madri, nonne, parenti, amiche… sanno essere affiatate quanto graffianti, sanno essere delicate quanto pesanti come macigni. Sono donne che si mettono in gioco, si nascondono, si sfogano, si confrontano, si fanno del male, si amano, si accaniscono, si lasciano andare. Sarà forse merito del pretesto della storia, quello di raccontare il giorno del matrimonio di Celeste, che mi ha coinvolto a tal punto da sentire la mancanza dei personaggi una volta terminato. Credevo di trovarmi di fronte a una storia più semplice, in fondo si parla di matrimonio e della formula “e vissero per sempre felici e contenti”, ma in questo caso l’autrice ci regala un bel colpo di scena, raccontando le gioie e i dolori di un matrimonio e di come i sentimenti e le relazioni famigliari possano evolversi nel corso degli anni. Oserei quasi etichettarlo come saga familiare, anche se tutto molto concentrato in un brevissimo tempo e con sole donne come personaggi di rilievo.
L’autrice dà voce ad Agnese, sorella della sposa, per avviare una serie di intrecci e di meccanismi che mettono in luce i difetti e i pregi delle nostre donne. Non c’è più spazio per nascondersi, o per nascondere i propri segreti, questo matrimonio diventa una seduta terapeutica per guardarsi in faccia e per ricomporre i tasselli della propria vita.
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