Libri e viaggi del tempo: un duo perfetto! E poi se sfruttata al meglio può rivelarsi un’idea geniale.
Tutti i nostri oggi sbagliati è stato il libro protagonista della fiera di Francoforte ed è in corso di traduzione in 26 paesi. Presto diventerà anche un film. Se non vi sembra ancora un motivo sufficientemente valido per leggerlo, vi consiglio di continuare la lettura del post…

Tom Barron, il nostro protagonista, è un uomo che dalla vita non ha concluso nulla. O meglio ancora, non ha trovato il suo posto nel mondo. Vive all’ombra di un padre cervellone e in un 2016 futuristico e quasi paradisiaco, reso migliore, rispetto al nostro 2016, grazie all’invenzione del motore di Goettreider. In seguito a una furiosa lite con il padre e messo a dura prova dalla donna che amava, Tom si ritrova a fare un gesto folle e azzardato: tornare indietro nel tempo al momento dell’accensione del motore. Un viaggio che farà da solo e gli costerà tanto, come trovarsi catapultato in una nuova sequenza temporale e in un 2016 differente dal suo. La nostra realtà.
In questo nuovo mondo tutti conoscono Tom come John Barren, un facoltoso e brillante architetto. A differenza dell’altro 2016, qui ha una famiglia molto unita, un padre amorevole, una sorella e, finalmente, l’amore sincero di una donna. Però c’è sempre un ma… è davvero questo il mondo che desidera?

«E così fece quello che uno fa quando ha il cuore spezzato e una macchina del tempo: una stupidaggine.»

Il romanzo affronta lo spinoso argomento dei salti temporali e lo fa in un modo magistrale, accurato, interessante. Sarà compito dei nostri personaggi stabilire qual è il “momento esatto” del passato per salvare il mondo, e cosa si è disposti sacrificare: se è più importante l’amore di una sola persona o il resto della popolazione. Se godersi quel mondo imperfetto ma che offre sentimenti o preferire un mondo tecnologico ma che offre il benessere fisico. E sarà una scelta da ponderare bene, visto che i viaggi temporali, passare dal passato al futuro, provocano una serie di danni inaspettati e imprevedibili alle persone.

Forse la parte che ho “patito” di più è stata quella tecnica, piena di passaggi e dettagli sull’invenzione del motore di Goettreider e sul nuovo 2016. Capisco che la scelta è stata quasi obbligatoria, ma ho fatto molto fatica a divorare quelle pagine. Cosa che non mi è successa con il resto del romanzo, pieno di azione, di sentimenti, di paure, di titubanze, di umanità.

Come tutto nella mia vitaSì, perchè il personaggio di Tom, reso all’inizio estremamente anonimo, insicuro, insoddisfatto e piatto, subisce una progressiva maturazione. Viene reso più audace, responsabile, capace di prendere le decisioni in modo intelligente e umano.
Il punto di forza di questo romanzo? Unico nel suo genere che, a pensarci bene, non ce l’ha. Diventa chiaro il motivo di tanto successo, visto che non credo di aver mai letto qualcosa di simile.
Per concludere questa tappa sul mio blog, ci è stato chiesto di rispondere a una domanda: “Cosa fareste se poteste tornare indietro nel tempo?”

Giuro che, prima di quest’occasione, me lo sarò chiesta almeno dieci volte. Magari in quelle giornate in cui tutto va storto, dove pensi di aver sbagliato qualcosa, dove un tuo caro viene a mancare, dove ti svegli con un rimpianto. Però tutte le volte mi fermo a riflettere che, no, non potrei mai cambiare niente. Credo fermamente che il destino abbia un piano per noi, e cambiare il nostro significherebbe creare un effetto a catena che spezzerebbe quello di altre persone. L’effetto farfalla esiste e non si può sfuggire alle scelte che abbiamo fatto in un preciso momento o a quello che ci è successo. Semplicemente è la vita, non sarà perfetta ma è quella che ci è stata data e quella che, giorno per giorno, ci costruiamo. Forse c’è solo una cosa che potrei fare e che non cambierebbe il risvolto degli eventi: dire più spesso ti voglio bene a una persona che non c’è più.

 

Lucrezia Scali
Written by Lucrezia Scali

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